Linguaggio del neonato: vediamo come stimolare il bambino

Potrebbe sembrare una cosa strana ma il linguaggio del neonato va curato

Il linguaggio del neonato è il primo tentativo per il nascituro di mettersi in contatto con il mondo esterno riuscendo a rafforzare il rapporto con la propria madre poiché nei primi mesi sarà lei che darà l’imprinting al nascituro per poi continuare a crescere fino a cominciare a produrre le prime parole e discorsi sempre più complessi. Bisogna quindi prendere in grande considerazione questa operazione perché già da subito si vanno ad instaurare le basi di quella che sarà la crescita personale del piccolo. Vi sono quindi delle tecniche che possono essere adoperate per migliorare la vita del nascituro senza naturalmente aspettarsi qualche progresso miracoloso perché i progressi saranno molto lenti.

Per cominciare a far sviluppare il linguaggio del neonato è bene parlare molto con il proprio bambino, si parla infatti di lingua naturale quella che il bambino ascolta dalla madre, leggere il più possibile libri di favole ai piccoli in modo da rendere alcune parole il più possibile familiari al neonato. Cercare di non assecondare la lingua neonatale è un punto fondamentale perché può rendergli più semplice il lavoro di approcciarsi alla nuova lingua che lo porterà sulla strada dell’età adulta. Canzoncine, ninna nanne e filastrocche possono essere un valido strumento purché lo si faccia col sorriso sulle labbra. Per concludere un’altra tecnica si basa sull’indicare gli oggetti e pronunciare il loro nome ad alta voce.

Il linguaggio del neonato comincia a porre le basi del linguaggio da adulto diventando un buon modo per interfacciarsi con il mondo. Niente gu-gu e ghi-ghi che possono essere molto teneri ma che non fanno molto bene. Se volete aiutare il bambino cercate di parlare con lui, leggetegli una favola ed in generale cercate di interagire il più possibile con lui.

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