I parti prematuri possono essere rischiosi ma sono davvero legati all’età?
Sembra che qualcosa sia cambiata riguardo i parti prematuri. Come si dice: ogni età ha le sue gioie ed è una comune credenza che la maternità rientra in questo detto anche se è bene tenere presente che non tutto sembra essere così. Un pò perché la tecnologia avanza ed un pò perché la medicina sta facendo passi da gigante praticamente in ogni settore e quindi anche in quello della fertilità. Ma sembra che il luogo comune dei prematuri sia stato infranto da una nuova ricerca. Dopo il trentacinquesimo anno d’età infatti non aumentano le possibilità che il proprio figlio nacqua prima della trentasettesima settimana.
Una ricerca effettuata al Max Planck Institute in Germania portata avanti tra la fine degli anni ottanta e l’inizio del nuovo millennio su alcune donne in stato interessante residenti in Finlandia ha dimostrato che non è importante tanto l’età quanto lo stile di vita che la madre conduce. In effetti si sta parlando di un periodo molto complicato nel quale si rinnova il miracolo della nascita. In questa situazione la donna dovrebbe praticamente non avere pensieri e nutrirsi bene perché l’agitazione e l’alimentazione sono due importanti elementi che vanno ad influire sulla nascita. Quindi sebbene l’età possa essere un rischio questo non è più importante rispetto allo stile di vita della donna.
I parti prematuri possono essere abbastanza seri anche se è necessario tenere presente che si deve prendere, questo periodo, con molta attenzione in modo da non rischiare praticamente nulla rispetto alla possibilità di far nascere prima del previsto il proprio bambino. E’ possibile tenere presente che il momento della gravidanza dev’essere un periodo di assoluta calma eliminando il cibo spazzatura. E’ chiaro che non è molto semplice questa operazione anche se è necessario cercare di farlo.