Articolo 13: l’Unione Europea vuole uccidere internet? #SaveYourInternet

#SaveYourInternet. L’Unione Europea armata di articolo 13 vuole uccidere internet? #io formica sto coi giganti

Introduzione

Perché l’articolo 13 farà regredire i paesi dell’Unione Europea

L’articolo 13 è l’arma perfetta che i cosiddetti “grandi interessi” stanno utilizzando per boicottare la rete. Prima di cominciare qualsiasi discorso è bene tenere presente che il successo di molti questi grandi è da imputare in gran parte alla rete che hanno usato e continuano ad usare senza problemi per sponsorizzare i propri prodotti e come canale, spesso privileggiato, per i loro affari ammettendone la sua importanza. Non si può pensare infatti che uno strumento come la rete si possa basare solo su prodotti a pagamento e su ecommerce è opportuno quindi fare chiarezza sul fatto che se si vuole avere  internet solo come un supermercato globale la storia finisce con l’arma definitiva. Sinceramente non è possibile pensare che una struttura com’è internet sia un modo per condividere tutto il materiale in modo che la gente possa farsi una cultura. A tal fine non dovrebbe essere interessante il fatto che chi ha già moltissimo ceda qualcosa a chi ha poco per continuare, per altro, a guadagnare denaro. Se cedi un poco del tuo potere o dei tuoi contenuti non significa debolezza ma porti a coinvolgere il mondo nelle tue attività facendoli creare dei clienti o almeno per fare in modo che ti conoscano. La mentalità del freemium va proprio in questo senso: non acquisti l’applicazione e giochi gratis ma se vuoi qualcosa in più devi pagare. Hai ceduto un tuo prodotto ma non hai perso perché rimane tuo e ti frutterà, è un dato di fatto, perché molti utenti andranno ad acquistare i contenuti, definiti premium. Se tu invece mi escludi io non acquisterò né la tua applicazione né i tuoi contenuti a pagamento ed è proprio in questo momento che non perde solo lo sviluppatore, l’azienda e l’utente finale ma perde l’informatica. Questa arte, non è una fredda ma è calda e pulsante l’informatica nata da visionari e portata avanti da visionari e inguaribili sognatori, non è nata per i calcoli fatti in una stanza da un contabile ma per rendere il mondo un posto migliore. Molti informatici trattano questa arte come un lavoro come altri ma chi creerà le rivoluzioni sono coloro che hanno il coraggio di vedere il mondo dal loro punto di vista, non di rado a scapito dei loro interessi. Non c’è innovazione senza fantasia, non c’è fantasia se i contenuti sono chiusi in cassaforte! Quindi lasciare libero internet significa progresso.

L’articolo 13 non è solo una questione di Youtube e gli youtubers

Youtube sta lavorando molto per la salvaguardia di internet e per cercare di far cadere questa terribile proposta liberticida, proprio la Unione Europea che si permette di impartire lezioni di libertà agli altri paesi, perché molti contenuti possono utilizzare marchi e prodotti di aziende quindi la famosa piattaforma di condivisione di video si trova in una situazione decisamente complicata per due ragioni: creare una serie di algoritmi per la rimozione di questi contenuti sarebbe decisamente costosa e problematica ma anche perché molti contenuti su questo sito internet usano per un motivo o un altro marchi e contenuti protetti anche se in fin dei conti non è possibile molto spesso farne a meno perché la nostra cultura ultracommerciale spesso porta la nostra vita ad essere legata a marchi di vario tipo, lo so è molto triste ma non si può rinunciare a prodotti molto interessanti. Questa legge potrebbe rappresentare la distruzione del rapporto aziende/consumatore ma il problema è molto vasto perché ci potrebbero essere noie di tipo legali, parlo di noie legali non una ramanzina quindi rischi di dover pagare un avvocato che per loro natura non si accontentano di un pezzo di pane ed un soldo di cacio oltre alle pene combinate dal giudice, anche per citare un giornale o pubblicare dei passi di libro e per molto altro ancora.

Ma non basta essere contrari con l’articolo 13 ma è giusto sapere quali aziende sono a favore e quali contro

Quando si sollevò il polverone si parlò  dei “giganti di internet” che facevano lobby contro queste leggi poco lungimiranti, è bene esser cauti, ma non sanno che noi siamo le formiche che vivono nel grande formicaio di internet. Noi possiamo smuovere se vogliomo pesi centomila volte più grandi. NOI siamo internet non le multinazionali, noi abbiamo la forza per la resistenza perché senza di NOI loro non ci sono quindi dopo aver saputo chi sono i giganti di internet che si sono opposti al bavaglio di internet sarebbe giusto chi sono i giganti che vogliono renderci solo dei distributori di contanti. Se i giganti di internet sono Youtube che permette di condividere materiale didattico creato dagli stessi utenti o Wikipedia che ha reso la conoscenza davvero universale allora se sono questi #io formica sto coi giganti.

Precedente I futuri smartphone LG avranno sedici fotocamere? Successivo Cos'è l'aglio nero?